Abbiamo riscritto, nel decreto Balduzzi, l'art. 4 che contiene le modifiche all'articolo 8 comma 1 del decreto legislativo n. 592 del 30 dicembre 1992, cercando di renderlo il più possibile comprensibile per consentire a tutti i medici di famiglia di non sottovalutare il rischio che ognuno di noi corre qualora questo decreto fosse approvato immodificato dalle camere parlamentari.

Vengono previste per i medici di famiglia una serie di nuove incombenze a costo zero per lo stato, con l'applicazione di un metodo che è ormai diventato consuetudine: saltare la contrattazione con le OO.SS per imporre le nuove disposizioni con norma di legge.

Nelle unità di cura complesse le funzioni apicali verranno svolte dai medici "dismessi" dagli ospedali; questi stessi medici potranno riciclarsi come medici di medicina generale, togliendo spazio ai giovani colleghi che sono impegnati nei corsi di formazione specifica.

Le retribuzioni rimarranno bloccate fino alla fine del 2014 e negli accordi futuri non potrà essere recuperata, nemmeno parzialmente, la vacanza contrattuale.

Ma cosa dobbiamo subire ancora per far sentire la nostra voce ? Ma vi pare mai possibile che un manipolo di tassisti inferociti possa contare più di una categoria come la nostra ?

 Chi sono i responsabili del triste declino del ruolo dei medici di famiglia in Italia ? Noi, che con la nostra apatia e disinteresse abbiamo consentito ad un gruppo di autoreferenziati di mal rappresentarci nelle stanze del potere, noi che fino ad oggi non siamo stati capaci di cacciarli nel modo in cui meritano.

 

 

 

 

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