La SISAC ha sospeso in data 11 settembre 2018 la rappresentatività dello SMI.

Sul comunicato ufficiale leggiamo:

"Da ultimo si coglie l’occasione per ribadire, a confutazione totale di alcune asserzioni pervenute dalle parti, che questa Struttura ha ritenuto di dover agire, nell’interesse delle PP.AA. e degli stessi iscritti al sindacato SMI, solo a seguito dell’effettiva ricezione nel mese di agosto di note UFFICIALI e contraddittorie pervenute dalle due parti contrapposte e di aver riscontrato tale situazione anche sugli stessi organi istituzionali di informazione del sindacato che nel frattempo si sono duplicati (www.sindacatomedicitaliani.it e www.sindacatomedicitaliani.org ) e che evidenziano due differenti compagini organizzative del medesimo sindacato oltre che dichiarazioni assolutamente inequivoche circa il contenzioso in atto. All’esito di tale riscontro la SISAC dunque, ben lungi dal fondare le proprie determinazioni su “fantasiose duplicazioni di funzioni di rappresentanza” e su “illazioni”, ha ritenuto di chiedere conferme o smentite agli stessi soggetti in indirizzo ottenendo ancora una volta conferma, formalmente ed ufficialmente, dai riscontri pervenuti a mezzo PEC in data 4 (Esposito) e 5 (Onotri) settembre 2018. Con l’auspicio che la situazione possa evolvere rapidamente in una soluzione, la SISAC resta pronta in quel caso alla immediata revoca della determinazione assunta a tutela delle amministrazioni e degli iscritti stessi al sindacato e sin d’ora si dichiara disponibile ad assumere, qualora emerga un accordo in tal senso di tutti i soggetti in causa, iniziative che consentano l’agibilità sub iudice del diritto della O.S. di prendere parte alle attività sindacali nazionali".

Un brutto pasticcio che speriamo trovi una soluzione al più presto

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