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Categoria: CREG
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L’AFFAIRE CREG 

Nella Lombardia della “celeste eccellenza sanitaria” nel 2011 in una “prospettiva di cambiamento epocale” (così recita la DRG n. IX/000937 del 01/12/2010) nasceva la sperimentazione Creg, “una innovativa modalità di presa in carico dei pazienti a fronte di una quota predefinita di risorse (la tariffa Creg) ”: apripista 5 Asl (Milano Città, Milano 2, Bergamo, Lecco, Como) con “oltre 200.000 malati cronici potenzialmente coinvolti”. Viene così proposto ai Medici di famiglia di partecipare alla sperimentazione ma fin dall’inizio i Sindacati Snami, SMI, Intesa Sindacale, alcuni Ordini dei Medici e puntuali articoli sulla stampa di settore (Mangiagalli e altri, Caimi, ecc.) sollevano critiche e perplessità di non poco conto sul metodo e sul merito cui nessuno ha provato a dare una risposta con argomenti che non siano la profetica ed ineluttabile visione di un futuro Creg luminoso; non c’è quindi da stupirsi se il risultato non sarà quello sperato… Nel marzo 2012, in conferenza stampa,

i Vertici regionali nel fare il punto della situazione con i dati disponibili esprimono soddisfazione. Ai nastri di partenza nella primavera del 2012 le neonate cooperative Creg sono costituite da circa 415 Medici (su un totale di 2241 nelle 5 Asl!), sono diventati soltanto 96.000 i malati potenzialmente arruolabili e sono circa 40.000 (neanche la metà!) i malati cronici che aderiscono alla sperimentazione. Queste cifre lette con attenzione sono impietose e si dovrebbe parlare di un clamoroso naufragio… se non ci fosse la “scialuppa di salvataggio” bergamasca! Infatti, a Bergamo, aderiscono, alla neonata Cooperativa IML, 206 Medici di assistenza primaria (su un totale di 707) e vengono reclutati 22.555 pazienti: un risultato che permette alla Direzione Generale Sanità di proseguire nei suoi programmi e che pone inevitabilmente sotto i riflettori l’Asl di Bergamo e la cooperativa IML. La cooperativa bergamasca ha “reclutato” 22.555 pazienti e l’ Asl di Bergamo, d’intesa con la Direzione Generale Salute e come previsto dal contratto che ha stipulato con la cooperativa IML riconosce per la start-up un compenso doppio dato che sono stati “reclutati” più di 18.000 pazienti (valore limite) e per “la complessità organizzativa che la gestione degli stessi ha comportato” (sic!). Così a maggio 2012 vengono liquidati alla cooperativa 1.505.837€. All’inizio del 2013 si fa la prima rendicontazione seguendo la nuova sperimentale modalità di compenso (tariffa Creg) e le regole del contratto. Viene liquidato dall’Asl per il primo anno (2012) di “faticosa” presa in carico 1.198.252,00€. Tutto come previsto…ma con una sorpresa! Nella elaborazione dei dati del 2012 risultano utilizzabili per la valorizzazione 13.496 malati cronici! Ma non ne erano stati reclutati 22.555 assistiti e l’Asl per aver superato la soglia dei 18.000 aveva liquidato non il 2% bensì il 4% del valore del Creg , cioè 1.505.837,00€ ?!? Dopo le inchieste giudiziarie, che travolgono i Vertici regionali fautori della mitica sperimentazione Creg e dopo le elezioni regionali del febbraio 2013 cambia lo sfondo politico. Nonostante ciò la DG Salute approva criteri uniformi a livello regionale per il calcolo della quota parte da riconoscere ai gestori Creg e a Bergamo (nel febbraio del 2014) questo determina una ulteriore remunerazione per la prima annualità (cioè 2012) di 427.603,00€ (…non bastavano le generose tariffe Creg!) e viene anche liquidato un acconto del 40% per il 2013 di 654.303,00€. Quindi in due anni di attività la cooperativa con in partenza 207 Medici, poi scesi a 184, e che ha reclutato inizialmente 22.555 assistiti diventati poi 13.496, ha incassato più di 3,5 Milioni di Euro speriamo a fronte di impegno e risultati che aspettiamo di sentire e che saranno sicuramente stupefacenti… per adesso di stupefacente c’è soltanto una cooperativa che nasce con capitale sociale di 100.000€ e che dopo due anni di attività ha visto arrivare nelle sue casse 3,5 Milioni di Euro (e manca ancora il restante 60% del 2013). A Milano forse qualche domanda se la saranno posta… Proseguire così? Imbarazzante! Interrompere? Traumatico! Allora… si cambia! “ Cambiare perché tutto rimanga com’è ”… La nuova Giunta regionale decide che per il 2014 la sperimentazione proseguirà (sic!) nelle 5 Asl già individuate (e ci mancherebbe altro!) stipulando nuovi contratti, eliminando le “tariffe CReG” e valorizzando il lavoro dei Medici per il follow-up attivo con una “quota di responsabilità” (responsabilità?!) da corrispondere alla cooperativa per ogni paziente arruolato. Quindi l’innovativa “tariffa Creg”, cuore della epocale sperimentazione, muore senza rimpianti ma si continuano a foraggiare le cooperative Creg: a Bergamo a fronte di obiettivi facilmente raggiungibili (… le male lingue dicono già tarati sui due anni precedenti) la cooperativa riceverà per il 2014 la bellezza di 84€ + iva per ogni assistito seguito in “modalità sperimentale”!!! Quest’estate il libro bianco sullo sviluppo del sistema sociosanitario in Lombardia cita comprensibilmente l’esperienza Creg ma lo fa con sguardo “di parte” … si sbandierano la riduzione degli accessi al P.S. e dei ricoveri ospedalieri ma si omette che con il bias di selezione di questa “sperimentazione” parlare di risultati con una qualche valenza è a dir poco velleitario. Speriamo che il modello organizzativo Creg sia ricordato soltanto per la discutibile presa in carico “paternalistica-orwelliana” che lo caratterizza e non anche per il discutibilissimo utilizzo, forse è meglio parlare di spreco, di denaro pubblico unico nel suo genere…

Dr. Giancarlo Testaquatra

Segretario provinciale SIMET Bergamo

Segretario regionale SIMeT Lombardia

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